An urban river

The city of Trento, like the city of Strovolos, tries to benefit from the presence of a watercourse that crosses its territory, creating a closer link between the urban context and the natural context of the river.

There are several reasons why Trento boasts a close connection with the element of water. Surely the presence of the Adige River – the second longest river in Italy, with its 410 km, and among the first also for width and water flow – plays an important role. But not only that. The city also has a strong connection with the Fersina creek, which runs for about 30 km, crossing Trento right in its final stretch before flowing into the Adige.

Fersina between past and future

The Fersina, known by its feminine epithet, is a protagonist within Trento from various points of view. The creek certainly has a connection with the history of the city: its water crossed the historic center in ancient times thanks to a widespread network of canals (the so-called rogge); it also has a landscape value: not far from Trento, Fersina creates a real canyon – the so-called Orrido di Ponte Alto – a tourist and naturalistic attraction; its importance is also energetic, since its water is used for hydroelectric purposes. Soon, however, the Fersina will also have an important role in the bond between citizens and nature, in terms of leisure and relaxation.

Thanks to the European BioValue project, in fact, the Municipality and the University of Trento have studied how to bring it closer to the city, that it actually crosses in an area just outside the center, through a series of interventions that can make it more accessible and usable, as well as an area with greater attention to biodiversity and environmental quality.

BioValue

The BioValue project, i.e. “Biodiversity Value in Spatial Policy and Planning: Leveraging Multi-level Transformative Change” is a European initiative focused on the protection of biodiversity in urban areas, in particular through the analysis of decision-making processes and territorial policies.

In short, the project aims to integrate biodiversity into urban planning, with the intent of building greener, more liveable and sustainable cities, where nature can coexist harmoniously with urbanization, through the creation of meeting places between people and the environment. Biodiversity will benefit, supported and developed, but also citizens, enjoying the proximity and rediscovery of nature.

The interventions

In a specific area, modeling and renaturalization interventions will be carried out on the riverbed, as well as the creation of pedestrian and cycle paths, in connection with an existing park nearby. In particular, the project includes: the creation of access to the creek with steps, a small beach, green areas and paths that can be traveled on foot or by bicycle; a sustainable and balanced management of vegetation, which can promote the development and maintenance of biodiversity; the reduction of waterproofing of surfaces through decementation, in order to improve the environmental quality of the river stretch (quality of the water and the river habitat) and in general of the city, also in terms of landscape.

The aim is in fact to bring the Fersina closer to the city, making it more usable also from the point of view of recreation and contact with nature. Further interventions are planned for the coming years, aimed at creating a real river park that will renaturalize other areas, as well as replicating the interventions.

Connection with Translighthouses

This project is of interest for Translighthouses project because it is similar to the pilot case of the Cypriot city of Strovolos and its relationship with Pedieos river. Furthermore, this example concerns new urban planning approaches that have the focus on biodiversity, concerning green/blue infrastructures and nature-based solutions, thus recognizing their value in territorial development processes, demonstrating how environmental protection can and should be part of these two important city actions.

***Italian version***

Un fiume urbano

Anche la città di Trento, come la città di Strovolos, desidera trarre dei benefici dalla presenza di un corso d’acqua che la attraversa, creando un più stretto legame tra il contesto urbano e il contesto naturale del fiume.

Sono diverse le ragioni per cui Trento vanta uno stretto legame con l’elemento dell’acqua. Sicuramente la presenza del Fiume Adige – secondo fiume per lunghezza d’Italia, con i suoi 410 km, e tra i primi anche per ampiezza e portata d’acqua – gioca un ruolo importante. Ma non solo. La città deve molto anche al torrente Fersina, che corre per circa 30km, attraversando Trento proprio nel suo tratto finale prima di gettarsi nell’Adige. 

La Fersina, passato e futuro

La Fersina, conosciuta con epiteto femminile, è infatti protagonista all’interno di Trento da diversi punti di vista. Il torrente ha sicuramente un legame con la storia della città: erano sue le acque che attraversavano il centro storico nell’antichità grazie a una fitta rete di canali (le cosiddette rogge); ha poi una valenza paesaggistica: non lontano da Trento il torrente forma un vero e proprio canyon – l’orrido di ponte alto – un’attrazione turistica e naturalistica; la sua importanza è anche energetica, dal momento in cui le sue acque vengono utilizzate a scopi idroelettrici. Presto, però, il Fersina avrà anche un importante ruolo nel legame tra i cittadini e la natura, in termini di svago e relax.

Grazie al progetto europeo “BioValue – Biodiversity Value in Spatial Policy and Planning: Leveraging Multi-level Transformative Change”, il Comune e l’Università degli Studi di Trento hanno studiato strategie per integrare meglio quest’area nella città. Pur trovandosi poco fuori dal centro, l’obiettivo è renderla più accessibile e fruibile attraverso una serie di interventi mirati, migliorandone al contempo la biodiversità e la qualità ambientale.

BioValue

Il progetto “BioValue – Biodiversity Value in Spatial Policy and Planning: Leveraging Multi-level Transformative Change” è un’iniziativa europea focalizzata sulla tutela della biodiversità in ambito urbano, in particolare attraverso l’analisi dei processi decisionali e delle politiche territoriali.

In sintesi, il progetto mira a integrare la biodiversità nella pianificazione urbana, con l’intento di costruire città più verdi, vivibili e sostenibili, dove la natura possa coesistere in maniera armonica con l’urbanizzazione, attraverso la creazione di luoghi d’incontro tra l’uomo e l’ambiente. A trarre benefici sarà la biodiversità, sostenuta e sviluppata, ma anche la cittadinanza, godendo della vicinanza e della riscoperta della natura.

Gli interventi

In una zona lungo il corso del fiume saranno effettuati interventi di rimodellazione e rinaturalizzazione dell’alveo, oltre che di creazione di percorsi pedonali e ciclabili, in collegamento con un parco già esistente poco lontano e in un’ottica di sostenibilità a tutto tondo. In particolare, il progetto prevede la creazione di accessi al torrente con gradoni, una spiaggetta, aree verdi e percorsi percorribili a piedi o in bicicletta; una gestione sostenibile ed equilibrata della vegetazione, che possa favorire lo sviluppo e il mantenimento della biodiversità; e la riduzione dell’impermeabilizzazione delle superfici attraverso la decementificazione, in modo da migliorare la qualità ambientale del tratto fluviale (qualità delle acque e dell’habitat fluviale) e in generale della città, anche in termini paesaggistici. 

L’obiettivo è infatti quello di avvicinare la Fersina alla città, rendendola più fruibile anche dal punto di vista dello svago e del contatto con la natura. Per gli anni futuri sono poi previsti altri interventi, mirati a creare un vero e proprio parco fluviale che andrà a rinaturalizzare altre zone, oltre che a replicare la costruzione di accessi all’alveo e la continuazione dei percorsi. 

Connessione con Translighthouses

Questo progetto si inserisce nell’interesse di Translighthouses perché si pone in similarità con il pilot case della città cipriota di Strovolos e del rapporto con il suo fiume Pedieos. Inoltre, questo esempio riguarda nuovi approcci di pianificazione urbana che pongono al centro la biodiversità, concentrandosi su infrastrutture verdi/blu e soluzioni basate sulla natura e riconoscendone così il valore nei processi di sviluppo territoriale, dimostrando come la tutela ambientale può e deve essere parte di queste due importanti azioni cittadine.